Natino Chirico è un artista italiano la cui produzione spazia tra pittura, scultura e sperimentazioni con materiali come il metacrilato. Nato a Reggio Calabria nel 1953, la sua formazione artistica ha avuto inizio con lo studio dell'architettura, ma il suo percorso lo ha portato presto alla pittura figurativa sotto la guida di grandi maestri come Domenico Cantatore e Franco Gentilini. Fin da giovane, Chirico ha dimostrato un'insofferenza verso i vincoli stilistici, scegliendo una continua ricerca che si è espressa in una varietà di tecniche e tematiche. Il pensiero di Chirico ruota attorno a una riflessione costante sull'essere umano, sul suo rapporto con la storia e con il presente, e sul ruolo che l'arte può avere nella società di oggi. Secondo lui, l'arte non è solo un mezzo per esprimersi, ma anche un veicolo per conoscere meglio se stessi e per esplorare le proprie emozioni più profonde. Chirico crede che attraverso l'arte si possa rendere visibile l'invisibile, ovvero dare forma a quelle sensazioni e pensieri che spesso non riusciamo ad esprimere a parole.



Un aspetto fondamentale del suo pensiero è il legame con la memoria. Chirico non è un semplice osservatore del presente, ma un artista che guarda spesso al passato, reinterpretando figure e temi storici con uno sguardo nuovo. Questo rapporto con la memoria si riflette chiaramente nelle sue opere che omaggiano icone del cinema e della musica, così come nei lavori ispirati a figure religiose e mitologiche. 


Tra le opere più celebri di Chirico spiccano i suoi tributi a personaggi iconici del cinema italiano, come "Federico Fellini", un omaggio a uno dei più grandi registi italiani, dove l'uso di colori vivaci e intensi mescola la sua tecnica mista di olio, acrilico e foglia d'argento. 

Questa composizione celebra non solo il maestro del cinema, ma anche il mondo onirico e surreale che Fellini ha sempre portato sullo schermo, un mondo che Chirico reinterpreta con la sua personalissima visione artistica.

Anna Magnani, un'altra grande icona del cinema italiano, emerge nei dipinti di Chirico con una forza emotiva che sembra quasi tangibile. L'artista la ritrae con tratti decisi e una gestualità espressiva, capace di trasmettere tutto il carisma e la drammaticità che l'hanno resa celebre. In queste opere, Chirico riesce a catturare l'essenza del carattere di Magnani, restituendo non solo la potenza della sua presenza scenica, ma anche la sua intensità nella vita.  

In anni recenti, Chirico ha introdotto l’uso del metacrilato nella sua produzione artistica, un materiale che, combinato con la pittura ad olio e altri media, gli permette di giocare con trasparenze e luci, portando a una fusione innovativa tra pittura e scultura. 

Questa ricerca si vede nelle sue opere più recenti, dove il colore e la luce non sono più solo elementi decorativi, ma diventano protagonisti assoluti, capaci di trasmettere movimento e vita. 

In particolare, la sua serie dedicata al jazz è un esempio straordinario di come Chirico riesca a catturare l’essenza del ritmo e dell’improvvisazione musicale attraverso la pittura.


Il lavoro di Chirico è esposto in numerosi musei e collezioni private, sia in Italia che all'estero, e la sua carriera è segnata da un’intensa attività espositiva che lo ha portato a partecipare a mostre a Roma, Milano, Parigi, New York e molte altre città. L’artista, con la sua capacità di rinnovarsi costantemente, rimane una figura di spicco nel panorama artistico contemporaneo, sempre alla ricerca di nuove forme di espressione e di dialogo con il mondo che lo circonda.


Domanda all'artista:

Nei suoi ritratti di icone come Anna Magnani e Federico Fellini, lei riesce a catturare non solo il loro carisma artistico ma anche la loro essenza personale. Come riesce a tradurre la complessità emotiva di queste figure nelle sue opere e quale processo creativo utilizza per far emergere l'anima dietro i volti che dipinge? 


A cura di Edoardo Alegiani e Samia Golam