"Le infrastrutture di nuova generazione devono essere progettate non solo per soddisfare le esigenze di mobilità, ma anche per migliorare la qualità della vita urbana, promuovendo la sostenibilità e la bellezza."
Il legame tra infrastrutture e sviluppo è un tema di fondamentale importanza, che ha attraversato la storia umana, dalle antiche civiltà fino ai nostri giorni. Sin dall'epoca di Enea, gli esseri umani hanno utilizzato le risorse naturali del territorio per muoversi e insediarsi, costruendo un rapporto profondo e simbiotico con l'ambiente. Tuttavia, con l'avvento della civiltà romana, assistiamo a una svolta radicale: l’introduzione di infrastrutture artificiali, come le strade, ha trasformato il modo in cui le persone vivevano e interagivano con il territorio. Queste strade non erano solo vie di comunicazione, ma strumenti di dominazione e controllo, segnando la fine di epoche precedenti e l'inizio di un nuovo ordine sociale.
Nel mondo moderno, la rivoluzione industriale ha portato a una nuova fase di sviluppo, caratterizzata dall'espansione delle ferrovie e, successivamente, delle autostrade. Le infrastrutture hanno svolto un ruolo cruciale nel collegare le diverse parti del mondo, consentendo la conquista di vasti territori e l'assimilazione di culture diverse. Tuttavia, questo sviluppo ha spesso portato con sé un prezzo: la creazione di brown areas, aree abbandonate e trascurate, che rappresentano una delle più gravi conseguenze della frenesia edilizia. Nel mondo moderno, la rivoluzione industriale ha portato a una nuova fase di sviluppo, caratterizzata dall'espansione delle ferrovie e, successivamente, delle autostrade. Le infrastrutture hanno svolto un ruolo cruciale nel collegare le diverse parti del mondo, consentendo la conquista di vasti territori e l'assimilazione di culture diverse. Tuttavia, questo sviluppo ha spesso portato con sé un prezzo: la creazione di brown areas, aree abbandonate e trascurate, che rappresentano una delle più gravi conseguenze della frenesia edilizia.
Oggi, ci troviamo di fronte a una sfida importante: come continuare a svilupparci senza compromettere il nostro ambiente e le risorse naturali? La risposta non può risiedere nel consumo indiscriminato del suolo agricolo, ma deve piuttosto mirare al recupero e alla riqualificazione degli spazi già esistenti. In questo contesto, le infrastrutture di nuova generazione si configurano come strumenti fondamentali per invertire la tendenza e promuovere uno sviluppo sostenibile. Il concetto di "rebuilding nature", come dimostrato dal progetto di Seul, è emblematico. Laddove un’autostrada era vista come simbolo di modernità e progresso, oggi essa viene rimpiazzata da un parco lineare che non solo riqualifica l'area urbana, ma contribuisce anche al benessere dei cittadini.
Allo stesso modo, la High Line di New York ha dimostrato come un’infrastruttura possa trasformarsi in un luogo di socialità e cultura, invertendo il destino di un’area in declino e valorizzando il contesto urbano circostante. In Europa, numerosi progetti testimoniano come il recupero delle brown areas possa essere un'opportunità.
A Madrid, il fiume Manzanares è stato riqualificato per diventare un fulcro di vita e natura, mentre a Copenhagen e Berlino si stanno sviluppando nuove linee di trasporto che favoriscono il rinascimento di quartieri abbandonati.
Questi esempi illustrano chiaramente che le infrastrutture possono essere progettate non solo per soddisfare le esigenze di mobilità, ma anche per migliorare la qualità della vita urbana, promuovendo la sostenibilità e la bellezza.
Infine, le infrastrutture di nuova generazione devono possedere caratteristiche fondamentali: devono essere multitasking, sostenibili, fornire una mobilità di qualità, integrarsi con la digitalizzazione e, non meno importante, devono essere belle. Solo così potranno realmente galvanizzare le comunità, creare legami e trasformare le brown areas in spazi vivibili e fiorenti. Il nostro obiettivo deve essere chiaro: non dobbiamo fermarci nel nostro sviluppo, ma dobbiamo rivedere le nostre priorità. La rinascita delle brown areas rappresenta un’opportunità straordinaria per costruire città più belle, più vivibili e più sostenibili, creando un futuro in cui infrastrutture e natura coesistono armoniosamente.