MID TERM PRESENTAZIONE DI META' SEMESTRE

Partendo dalle idee iniziali, che si possono ricondurre alle suggestioni generate dalla Bang e dalla Scacchiera, ho cominciato a sviluppare le prime ipotesi progettuali. In questa fase iniziale, il lavoro si è concentrato su un’esplorazione concettuale che non si limitava alla semplice definizione di forme, ma puntava a indagare le relazioni volumetriche e spaziali tra i diversi elementi del progetto. L’approccio è stato volutamente sperimentale, cercando di tradurre queste intuizioni in configurazioni tridimensionali capaci di trasmettere una forte identità architettonica.


Queste prime intuizioni sono poi evolute gradualmente, trasformandosi in una serie di disegni preliminari. Ogni revisione rappresentava un’occasione di riflessione e miglioramento: il confronto continuo in classe e il dialogo con i docenti hanno consentito di affinare le idee, mettendo in luce criticità e opportunità di sviluppo. Di revisione in revisione, il progetto ha iniziato a prendere forma, rivelando una struttura più definita e una conformazione che, progressivamente, si è consolidata in quella che oggi è la sua versione attuale. 

Non si può negare che il progetto porti con sé influenze importanti, frutto degli studi e delle analisi compiute in questa fase. In particolare, un riferimento significativo è stato il lavoro del team di MVRDV, le cui forme audaci e innovative hanno offerto una base di ispirazione per reinterpretare il concetto di spazio e funzione.

In questo momento del corso, il mio lavoro si stava concentrando sulla definizione di una struttura compatta, caratterizzata da un gioco di volumi articolati su diverse altezze. L’obiettivo era quello di integrare tetti inclinati che non solo richiamassero le forme iconiche dei progetti di MVRDV, ma che al contempo ne offrissero una reinterpretazione personale. Attraverso questa scelta formale, intendevo bilanciare una certa coerenza volumetrica con una composizione dinamica e contemporanea, capace di dialogare con il contesto circostante in modo originale e riconoscibile.

Tuttavia, il progetto non si è fermato a questo primo punto di partenza: nelle ultime settimane, grazie ai consigli ricevuti durante le lezioni e le revisioni, ho approfondito ulteriormente le mie ricerche, trovando un’altra fonte di ispirazione nel lavoro dello studio COBE. In particolare, il loro progetto ha rappresentato un esempio straordinario di come sia possibile coniugare design e funzionalità in modo armonico e innovativo. 

Questo studio mi ha spinto a riconsiderare alcuni aspetti del mio progetto, come la relazione tra le forme architettoniche e l’utilizzo quotidiano degli spazi da parte delle persone. La semplicità, l’eleganza e la praticità di quell’intervento hanno lasciato un’impronta evidente sul mio lavoro, portandomi a rivedere alcune scelte progettuali e a introdurre soluzioni più dinamiche e versatili. 

In definitiva, questo percorso di ricerca e progettazione è stato caratterizzato da una continua evoluzione, dove le influenze esterne, il dialogo in aula e il lavoro personale hanno contribuito a costruire un progetto che, seppur ancora in fase di sviluppo, possiede una sua identità distintiva e una forte coerenza con le idee iniziali. La trasformazione dall’intuizione alla concretizzazione è stata un processo ricco di sfide e scoperte, che ha reso questa esperienza di progettazione particolarmente significativa.